Gabriele D’Annunzio
27 Maggio 2022
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I CINQUE SENSI

I cinque sensi
I cinque sensi è un olio su tela di cm 100x150, dipinto nella primavera del 2019.
Come sappiamo, ad ognuno di questi organi corrisponde uno dei cinque sensi: agli occhi corrisponde la vista; all'orecchio corrisponde l'udito; alla bocca corrisponde il gusto; al naso corrisponde l'olfatto ed alla pelle corrisponde il tatto. Immagini, suoni, odori, sapori e levigatezze vengono da noi percepiti proprio attraverso i 5 sensi. Secondo Aristotele, anche se molti animali hanno alcuni sensi più sviluppati dei nostri, non riusciranno mai ad eguagliare l'intelligenza dell'uomo perché manca loro il tatto. In questo dipinto, dalla composizione apparentemente caotica, sono ammucchiati solo oggetti relativi ai 5 sensi, eccetto uno. A sinistra compaiono i fiori, il profumo nella boccetta e la pipa ancora accesa, a simboleggiare l'olfatto. Al centro ci sono i libri, gli occhiali, la lente d'ingrandimento, l'autoritratto di Rembrandt (i cui occhi erano infallibili nel percepire e riprodurre le più deboli gradazioni di colore) e l'immagine della donna nuda distesa, a simboleggiare la vista. Poi ci sono le mele, l'uva, i limoni, i ricci di mare, le olive nel barattolo, la bottiglia di spumante e la tazzina con il te, a simboleggiare il gusto. Subito dopo vengono gli strumenti musicali, il campanello, il metronomo e gli spartiti musicali a simboleggiare l'udito. Infine ci sono le immagini relative al tatto: l'Apollo e Dafne del Bernini, la scultura della mano, l'immagine delle mani di Dio e di Adamo di Michelangelo, il cardo spinoso e le bucce dell'arancio. Come ultimo simbolo, al centro di tutta la composizione, c'è l'immagine del sesto senso che solo l'uomo possiede: si tratta della percezione della bellezza, qui rappresentata dalla più bella scultura di tutta la storia dell'arte: la Venere di Milo.

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