Collezione

ACQUERELLI E DISEGNI

Il disegno e l’acquerello sono stati sempre considerati tecniche pittoriche determinanti per affinare l’occhio, la mente e la mano dell’artista. Hanno rappresentato sempre un momento sacro e fondamentale nel processo creativo-formativo dei giovani talenti, e nessun pittore o scultore che si rispetti potrà mai prescindere dalle esperienze che si acquisiscono tramite il disegno e l’acquerello. Se volete scoprire quanto vale un artista, non dovete far altro che osservare i suoi disegni ed i suoi schizzi colorati. Tutti i grandissimi artisti sono stati formidabili disegnatori, basti pensare a Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Dürer, Rembrandt, Ingres, ecc.. Anche se nel Rinascimento non esistevano ancora i tubetti e le pasticche colorate per la pittura ad acquerello come se ne producono oggi, ci sono pervenuti dei disegni acquerellati, alcuni con il semplice inchiostro diluito, di incredibile fascino.

Durante i cosiddetti secoli d’oro, la matita non esisteva ancora; per disegnare si usavano dei pezzettini di pietra rossa, appuntiti, chiamati lapis (sanguigna) e dei bastoncini di carbone (fusaggini), oltre alla ben nota punta d’argento. Il nome matita deriva appunto da lapis ematita (un pezzetto duro di ossido di ferro). Anche se la grafite fu scoperta sul finire del Cinquecento, la matita, come la conosciamo noi, fu commercializzata solo verso la fine del Settecento. Oggi, nonostante gli enormi progressi compiuti dalle industrie produttrici di matite, pastelli, carboncini, conté, acquerelli e inchiostri vari, gli artisti moderni non sono riusciti affatto ad eguagliare la poesia, la finezza, la bellezza e l’armonia dei disegni dei maestri antichi. Perfino i disegni preistorici delle Grotte di Lascaux e Altamira oggi continuano a lasciarci stupefatti.

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