Collezione

NUDI

Lo studio della figura umana nuda, nell’arte, procede di pari passo con la storia della pittura e della scultura. Da epoche remotissime la raffigurazione del corpo umano ha impegnato e stimolato gli artisti; la storia delle arti figurative è ricca di canoni matematici sulle proporzioni del nostro corpo, al fine di codificare i caratteri essenziali della bellezza e dell’armonia (si pensi all’homo ad circulum di Vitruvio e Leonardo). Il primo Canone della storia è quello dei faraoni egizi, ma solo con Policleto, scultore greco vissuto intorno al 450 a.C. vengono stabilite le giuste proporzioni del corpo umano.

Da allora, la ricerca della forma perfetta, idealizzata, del corpo maschile e la ricerca delle dolci forme della seduzione, in quello femminile, hanno elevato l’arte del nudo a vertici sublimi, basti pensare ai Bronzi di Riace, alla Venere di Milo, al David di Michelangelo, ai nudi del Correggio, alla Paolina Borghese del Canova, alla Venere di Cabanel, ai capolavori di Bouguereau, ecc.. La più antica immagine di nudo femminile sdraiato appare in un affresco ritrovato a Pompei, ma lo studio e la ricerca della sensualità della donna vengono attribuiti a Giorgione e Tiziano. Oggi, nudità, sesso ed erotismo compaiono ovunque, tramite la pubblicità, il cinema e la letteratura, ma la poesia ed il fascino dei nudi femminili e maschili, espressi nei secoli passati, sia in pittura che nella scultura, rimangono insuperati.

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